domenica 4 ottobre 2009

CATULLO - CARME 46

CARME 46
Iam ver egelidos refert tepores, iam caeli furor aequinoctialis iucundis Zephyri silescit aureis. linquantur Phrygii, Catulle, campi Nicaeaeque ager uber aestuosae: ad claras Asiae volemus urbes. iam mens praetrepidans avet vagari, iam laeti studio pedes vigescunt. o dulces comitum valete coetus, longe quos simul a domo profectos diversae variae viae reportant.

TRADUZIONE
Primavera ormai riporta i miti tepori, ormai la furia del cielo equinoziale tace con le piacevoli aure di Zefiro. Si lascino, Catullo, le pianure frigie e la fiorente campagna della calda Nicea: voliamo alle nobili città dell'Asia. Ormai il cuore ultratrepidante s'augura viaggiare, ormai felici per la voglia si rianimano. Salve dolci comitive di amici, che i partiti lontano da casa insieme da ogni parte le varie vie riportano.

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